Saint-André-de-Roquepertuis è un comune nel dipartimento del Gard, nella regione dell'Occitania, 17 km a nord-ovest di Bagnols-sur-Cèze.
Situato ai confini dell'Ardèche, Vaucluse e Drôme, il suo territorio di 12 km² oscilla da 70 a 309 metri sul livello del mare, nel cuore della regione culturale e turistica della Provenza Occitana.
Beneficiando di un clima mediterraneo, la località è attraversata dal Cèze e da vari altri piccoli fiumi. Ha mantenuto un carattere decisamente rurale e verdeggiante, ricoperto in particolare da boschi (54% della sua superficie) e coltivazioni (26%).
Il sito di Saint-André-de-Roquepertuis era già occupato nell'antichità (sono stati scoperti resti di un oppidum gallico e ceramiche romane), ma è dopo l'anno mille che una chiesa romanica testimonia l'insediamento di un villaggio. Da allora in poi, la piccola città viene risparmiata dai guai, soprattutto durante le Guerre di Religione.
Oggi il paese, che conta quasi 600 abitanti, è trainato economicamente dalle sue aziende vinicole. Vicino alla valle del Rodano e alle Cévennes, il suo carattere pittoresco, la sua natura incontaminata e le attrazioni della valle del Cèze ne fanno un apprezzabile luogo di sosta o di vacanza.
La chiesa parrocchiale di Saint-André è il gioiello del patrimonio cittadino. Le sue fondamenta romane risalgono all'XI secolo. L'edificio ha beneficiato di fortificazioni che sono ancora visibili e gli conferiscono tutto il suo carattere. Da osservare la navata centrale e le sue navate laterali, l'abside poligonale con arcate decorate, le absidiole rettangolari. Notiamo anche che la facciata "ovest" è stata rilevata nel XVIII secolo, il che si aggiunge alla nobiltà dell'insieme. Il campanile, colpito da un fulmine nel 2021, rischiava il crollo, il che ha richiesto la programmazione di opere di sostegno.
Nelle vicinanze si trovano anche una Madonna che domina il paese, il mulino Martel, il bellissimo lavatoio Valat (restaurato e valorizzato) o il ponte Saint-André sul Cèze, a nord della cittadina, citati come notevoli beni del patrimonio.
Il cuore del villaggio stesso, i suoi vicoli e le sue antiche case di carattere costituiscono di per sé una piacevole meta per una passeggiata.
Nelle vicinanze sono stati conservati e sono ancora mantenuti stupendi "giardini del '700": si tratta di orti o aiuole delimitati da antichi muretti a secco.
Per quanto riguarda il tempo libero, in stagione, è possibile fare il bagno e perlomeno rinfrescarsi nell'acqua del Cèze (attenzione, però, la piccola spiaggia comunale non è sorvegliata). Sempre in estate, il corso del fiume si presta alla canoa e al kayak. Un punto di noleggio si trova a nord del villaggio.
Per l'escursionismo, la mountain bike o anche l'equitazione, sono disponibili numerosi sentieri e anelli che consentono di seguire le sponde del Cèze, di seguire i pendii coltivati a vite, di scoprire le colline boscose o gli appezzamenti coltivati a lavanda e ulivi. Parte dell'ambiente comunale è protetto: sono tre i siti classificati Natura 2000 per la loro biodiversità. Si tratta della "foresta di Valbonne", "la Cèze e le sue gole" e le "garrighe di Lussan".
Escursioni più ampie consentono di raggiungere la Valle del Rodano e la sua pista riservata ai ciclisti (la ViaRhôna che collega il Lago di Ginevra al Mediterraneo). Mappe e informazioni per escursionisti allo +33 4 66 39 26 89 o +33 4 66 82 21 41.
Alla fine di giugno, feste di Saint-Jean con sfilata e intrattenimento musicale.
Il 14 luglio, celebrazione della festa nazionale al mattino e festa votiva al pomeriggio con attività ludiche, pasto gourmet, concerto e ballo.