Lévignacq è un comune nel dipartimento delle Landes, nella regione della Nuova Aquitania, 25 km a sud-est di Mimizan.
Il suo vasto territorio di 42 km² appartiene alla regione naturale delle Landes de Gascogne (un altopiano caratterizzato dal suo suolo sabbioso), all'interno del Pays de Born. La località è ricoperta prevalentemente da boschi (in questo caso pini ma anche querce) sul 47% del territorio comunale, ambienti arbustivi o erbacei (44%) e alcune aree agricole (6%).
Attraversata dalla stretta valle del Vignac, che oggi conta circa 320 abitanti, Lévignacq ha conservato un patrimonio costruito di qualità e mette in risalto il suo ambiente naturale particolarmente verde.
Precedentemente più attiva ma colpita dall'esodo rurale nel 20° secolo, la città gode di un fascino tipico della regione (case a graticcio), e sia i visitatori che i vacanzieri apprezzeranno le strutture ricreative a loro disposizione. Questa è una tappa da non trascurare tra la foresta e la costa delle Landes (le spiagge atlantiche distano solo una dozzina di chilometri…).
La chiesa parrocchiale di Saint-Martin è il gioiello del patrimonio della città. Protetto come monumento storico, a base romanica, fu fortificato dagli Inglesi nel XIV secolo, come testimonia in particolare il suo campanile a forma di mastio (torre piramidale con contrafforti e ricoperto di ardesie ricurve, munito di freccia feritoie e' una passerella). Nel XVII secolo furono aggiunte cappelle e nel corso dei restauri affreschi e dipinti hanno abbellito l'edificio. La volta del coro fu dipinta nel XV secolo e le pareti della navata furono decorate con affreschi nel XVIII secolo, firmati dall'artista bordolese Fautier, che evocano temi biblici (scene della Natività, della Trinità e della Trasfigurazione per esempio). Una volta ricoperti di calce, questi affreschi sono stati successivamente migliorati. Da citare anche il portale in ferro battuto e legno in stile Luigi XIII, il soffitto ligneo decorato della navata, statue e dipinti, l'altare maggiore in legno dorato e soprattutto la pala d'altare centrale lignea, a cinque ante scandite da colonne tortili con avvolgimento tralci di vite (XVIII secolo). Questi mobili sono classificati come oggetti.
Un opuscolo esplicativo per i visitatori è disponibile in chiesa o presso il municipio: contattare +33 5 58 42 82 37.
Altro elemento notevole del patrimonio della città, il castello Dentomas costruito nel 1850 su un'area di 18 ettari composti da orti, orti e vigneti. Il complesso, che apparteneva ad una nobile famiglia che ebbe alla fine dell'800 un podestà e un deputato, fu poi acquisito da industriali. Più recentemente il comune ha acquistato il castello e il suo parco alberato di sei ettari.
Nel paese, infine, notiamo che molte tradizionali case a graticcio sono state conservate e contribuiscono al fascino della località.
A livello culturale, il museo Jean Boucau, gestito da un'associazione, è stato creato nel 1994. Le sue collezioni (oggetti, documenti, opere d'arte) consentono di comprendere il patrimonio e la vita quotidiana nel villaggio di dalla metà del 19° secolo agli anni 1950. Lo stabilimento organizza regolarmente anche mostre temporanee a tema, conferenze e workshop. Aperto nei mesi di luglio e agosto e il resto dell'anno su appuntamento. Ingresso libero. Informazioni al +33 6 71 15 37 44.
Per gli appassionati di sport, si noti che vicino allo stadio municipale c'è un campo da tennis, un campo da basket e un parco giochi multi-sport.
Quanto alle potenzialità offerte in termini di passeggiate, è disponibile per la prima volta su Lévignacq un corso “Terra Aventura” destinato a giovani e famiglie: questo percorso di 2,5 km permette di scoprire il patrimonio in modo divertente attraverso enigmi. Il gioco è scaricabile su un telefono cellulare. Informazioni su +33 5 58 42 82 37 o +33 5 58 42 89 80.
Da segnalare anche altri percorsi: come la Voie Verte che collega la costa ad ovest ai villaggi dell'"entroterra", tra cui Lévignacq, ovvero 50 km di percorso sicuro per pedoni o due ruote.
Nella città è stato sviluppato anche il circuito di Bazargue, dedicato alla scoperta di notevoli zone umide e foreste (8,7 km, ovvero 50 minuti per gli appassionati di mountain bike e 2h30 per gli escursionisti) e il circuito del Moulin neuf che costeggia l'omonimo torrente poi terreni agricoli e pinete (8,5 km).
Mappe e informazioni dall'ufficio turistico allo +33 5 58 42 89 80.