Nel cuore del Limosino, in Haute-Vienne, l'Abbazia di Solignac ci racconta il suo tumultuoso passato. Tutto inizia con la sua fondazione da parte di Sant'Eloi nel 632, dove la vita quotidiana dei monaci è scandita dalle preghiere e dal lavoro degli orafi. Poi, a partire dall'VIII secolo, i saccheggi si susseguirono uno dopo l'altro, prima da parte dei saraceni e poi dei normanni. Solo nel X secolo l'abbazia riacquista una certa serenità. La costruzione di una chiesa romanica nel XII secolo restituisce all'abbazia il suo splendore. Contemplate la navata centrale con le sue tre campate a volta, gli ampi contrafforti e le colonne che salgono fino al tetto. All'interno si possono vedere anche cupole, capitelli decorati con sculture e magnifici scanni scolpiti.
È da questo periodo che l'Abbazia di Solignac è diventata uno degli edifici religiosi più importanti e potenti della regione. Sotto la protezione del re e dotata di un'importante ricchezza, gestisce molte chiese e possiede molti terreni. Ma le guerre di religione e le rivolte contadine del XVI secolo portarono alla rovina dell'abbazia. Infine, nel XVIII secolo, un incendio distrusse parte dell'edificio principale. La chiesa ne è oggi l'ultima vestigia.