L'attuale castello La Ferté-Vidame si trova sul sito della fortezza medievale del Vendome (Vidame de Chartres). Le rovine maestose che possono essere scoperti mentre si naviga tra i vicoli ombrosi del parco sono senza dubbio il più impressionante e il più pittoresco del loro tempo (XVIII secolo), in Francia.
Rimane solo le pareti forate enormi finestre del palazzo costruito Jean-Joseph de Laborde, banchiere e ricco finanziaria dell'epoca di Luigi XV e Luigi XVI. Durante l'acquisizione nel 1764 gli ultimi resti di San Simone (il libro di memorie), compra la bambina di quest'ultimo, ha tirato giù il castello medievale di ricostruire sulle fondamenta di questi ultimi un enorme palazzo di circa 150 m di facciata senza contare i ritorni degli angoli. Per fare questo prende i servizi di un famoso architetto Antoine Mathieu Carpentier. Oltre alla costruzione di un castello di ispirazione classica, Carpentier proporrà anche la disposizione dei giardini francesi, di cui possiamo ancora leggere le posizioni. Le prospettive Est e Ovest rappresentavano una distanza di circa 3 km da un'estremità all'altra dei giardini.
Poco prima della rivoluzione francese, nel 1784, Jean-Joseph de Laborde doveva separarsi da La Ferté-Vidame. Infatti, su richiesta del re Luigi XVI, deve vendere l'enorme castello e l'intera proprietà al Duca di Borbone di Penthièvre. Perché una tale scelta? Il duca di Borbone Penthièvre, grande figlio di Luigi XIV e Madame de Montespan, un figlio dei bastardi legittimati (il conte di Tolosa) è un ricco proprietario terriero che possiede i castelli di Eu, Anet Armainvilliers Gisors, Vernon, Amboise e Rambouillet. Avendo, come aveva fatto suo padre, il Grande Ammiraglio caricare Francia e soprattutto Gran Huntsman, ha organizzato come tali cacce di Luigi XVI e lo invita regolarmente a Rambouillet. Luigi XVI, che, come i suoi antenati, era appassionato di caccia, si innamorò della tenuta Rambouillet e lo acquistò da suo cugino. Il duca di Penthièvre trova orfano di uno dei suoi palazzi acquisisce Jean-Joseph de Laborde Percheron dominio La Ferté-Vidame. Su richiesta di Luigi XVI, il ricco banchiere corre e lascia la sua fertile casa per il castello di Méréville in Essonne. A Méréville, Laborde intraprende un enorme progetto e disegna il più bel parco inglese che il nostro paese abbia mai conosciuto.
Sfortunatamente il Duca di Borbone Penthièvre non avrà il tempo di godersi la sua ultima acquisizione da quando la rivoluzione francese scoppia. Tutti i domini appartenenti alla nobiltà, in questo caso i membri della famiglia reale, sono sequestrati e venduti come proprietà nazionale. La Ferté-Vidame, il suo castello, il suo parco e tutte le terre sono venduti Cardot Villiers sviluppatore senza scrupoli che si impegna nel 1793 il saccheggio sistematico del territorio e la sua enorme palazzo.