Bellignat è un comune nel dipartimento dell'Ain, nella regione Auvergne-Rhône-Alpes, a sud-ovest di Oyonnax con cui confina.
Il suo territorio di quasi 8 km² varia da 516 a 983 m sul livello del mare, situato alle porte del Giura, nella regione naturale di Haut-Bugey. Attraversata dal corso delle Lange, la località è ricoperta di foreste che rappresentano i due terzi della sua superficie, in particolare quelle di Nierme a est e Châtelard, a ovest. Compresi i rilievi della città, questi massicci sono costituiti da abeti, abeti rossi, faggi e legni duri vari.
D'altra parte, l'agricoltura è ormai solo marginale, e ora ci sono solo poche decine di ettari di coltivazioni e prati.
La città, che negli ultimi decenni ha visto crescere la sua demografia fino ad arrivare a quasi 3.700 abitanti, è comunque diventata una roccaforte della "Plastic Valley", a Oyonnax e nella sua regione: il Polo Europeo della Plastica si trova infatti in Bellignat, destinato per formare futuri ingegneri, il liceo Arbez Carme, specializzato in questo settore, e un tecnopolo dedicato all'industria delle materie plastiche.
La sua offerta per il tempo libero legata ad un ambiente particolarmente verde e preservato rende tuttavia la località una tappa da tenere in considerazione durante un soggiorno a Bugey.
In termini di patrimonio, la chiesa parrocchiale di Saint-Christophe è il sito principale della città. Risale alla fine del XVI secolo, come testimonia il suo altare consacrato nel 1587 e offerto poi da "Clément Agnel, di Saint Oyen de Joux (oggi Saint-Claude), notaio generale della Contea di Borgogna", come è si legge su un'iscrizione adiacente a una pietra scolpita visibile nella cappella sud. Devastato durante la guerra con i Franchi-Comtoi nel 1636, l'edificio fu restaurato nel 1664 (data incisa sopra l'arco del portico d'ingresso). In quel periodo furono abbattuti ben 800 abeti per ricostruire la chiesa, che fu presto annessa all'Abbazia di Saint-Claude (1742). Questi legami con il monastero spiegano poi anche la nascita dell'artigianato della tornitura in parrocchia (fabbricazione di oggetti in legno dedicati ai pellegrini). L'industria della plastica è la lontana erede. Dotato dapprima di una cupola tipica dello stile comtese (a forma di imperiale), il campanile-portico fu ricostruito nel 1803. Ora assume la forma di un padiglione sormontato da una guglia. Infine la chiesa è stata restaurata negli anni 1970-1980, poi dotata di decorazioni e mobili scolpiti oltre a tele realizzate da artisti locali.
Merita una visita anche il municipio. Fu commissionato nel 1912 dall'architetto Léopold Lavaud e costruito in due fasi. Una prima fase dei lavori si concluse nel 1922 (parte centrale riservata al municipio e ala nord che ospita la scuola e l'abitazione), una seconda nel 1925 (l'ala sud che ospita l'ufficio postale). Di nobile artigianato e stile caratteristico del periodo tra le due guerre, l'edificio è oggi interamente occupato dagli uffici e dai servizi del municipio, essendo il borgo divenuto una vera e propria città… di campagna.
Per quanto riguarda il tempo libero culturale, le attività sono offerte dal centro Jacques Prévert (contatto allo +33 4 74 73 41 07) e le mostre associative sono organizzate presso il municipio (unisciti allo +33 4 74 77 60 32).
Per quanto riguarda lo sport, è possibile prenotare un campo da tennis con il club locale allo +33 6 24 96 43 74. La sezione Club Alpin Français propone uscite dedicate all'escursionismo, all'arrampicata e anche allo sci di fondo in stagione sui rilievi del paese o il vicino massiccio del Giura: informarsi allo +33 4 74 73 85 41. programma del tour in bicicletta. Informazioni allo +33 6 75 67 29 51.
Sul territorio (boschi, sponde del fiume) e dintorni sono legioni i sentieri segnalati per escursioni accessibili anche agli appassionati di nordic walking: alcuni percorsi, però, presentano difficoltà dovute al rilievo. Mappe e informazioni presso l'ufficio turistico allo +33 4 74 12 11 57.