Châtillon-sur-Saône è una città nel dipartimento dei Vosgi, nella regione del Grand Est, 12 km a est di Bourbonne-les-Bains.
Confinante con i dipartimenti dell'Alta Marna a est e dell'Alta Saona a sud, il suo territorio di 9 km² rimane molto verde, ricoperto di foreste (33% della sua superficie), prati (27%), seminativi e terreni agricoli zone (35%).
Il villaggio si è sviluppato su uno sperone che domina la confluenza della Saône con il fiume Apance.
Porta meridionale della Lorena, ai confini della Franca Contea e della Champagne, Châtillon è un sito altamente strategico fin dal Medioevo. Con un castello fortificato che il conte di Bar cedette al re di Francia Filippo il Bello nel 1301, la città era protetta da mura quando scoppiò la guerra dei cent'anni. La città divenne prevosto fino al XVIII secolo. Ma paga un pesante tributo alla sua situazione geopolitica dell'epoca... Fu distrutta da Carlo il Temerario nel 1476, allora in guerra contro i duchi di Bar e di Lorena, e colpita nuovamente nel 1484 durante il conflitto tra il signore di Valangin in conflitto con Renato II di Lorena. Durante il Rinascimento il borgo si ravvivò e il suo centro si dotò di un patrimonio eccezionale: furono costruite case e palazzi per borghesi, ufficiali e artigiani. Richelieu prese Châtillon nel 1635 durante la Guerra dei Trent'anni, ma se le perdite umane furono terribili, il patrimonio fu salvato. Rimane oggi la prima ricchezza del villaggio che è etichettato come "Piccola città di carattere". Il centro storico e la vitalità culturale e artigianale di Châtillon, senza dimenticare la sua splendida campagna circostante, ne fanno un "must see" durante un soggiorno nella regione...
La scoperta dell'antico borgo rivela un vero e proprio tuffo nel periodo rinascimentale (XVI secolo), con alcuni edifici che hanno conservato il loro stile signorile anche se alcuni di essi sono stati, durante le guerre passate, trasformati per qualche tempo in fabbricati agricoli.
Possiamo ancora osservare i resti delle antiche fortificazioni, elementi di bastioni e torri, porte, scale che conferiscono al sito anche il suo aspetto pittoresco. Per non parlare delle torrette, delle insegne e delle decorazioni scolpite che ricordano che qui si stabilì un macellaio, là un conciatore...
Nel villaggio stesso, ben otto residenze sono protette come monumenti storici: l'Hôtel de Lignéville (1554), Hôtel de Sandrecourt (1543), Hôtel du Gouverneur (seconda metà del XVI secolo), Hôtel du Faune (o Immeuble Drouin, seconda metà del XVI secolo), il Prévôté (o ex Grenier à Sel, XV e XVI secolo), l'edificio detto dell'ospedale vecchio (prima metà del XVI secolo), la grande torre dei bastioni (XII e XVI secolo) con le sue stanze a volta e la sua camera di cottura, e infine una croce di Crocevia (in cima alla Grande Ruta).
Durante tutto l'anno, il museo di Châtillon e l'associazione Saône Lorraine propongono visite guidate della città. In caso contrario, sono disponibili volantini per comprendere questo ricco edificio. Informazioni allo +33 7 81 88 93 08 o allo +33 3 29 07 91 78.
Il "punto di accoglienza" per turisti e visitatori si trova presso l'ex granaio del sale che comprende una sala da tè.
D'obbligo poi una visita al museo di Châtillon ospitato nelle ex stalle dei calzolai e dei pastori. Sono presentati i mestieri del villaggio nel passato, schizzi che evocano la vita rurale, nonché un modello della città prima della sua distruzione nel 1635.
Uno spazio è dedicato al pittore locale Jan Monchablon (1854-1904) il cui la reputazione guadagnata a suo tempo negli Stati Uniti e di cui molte opere evocano la località, i suoi vicoli pittoreschi come la sua campagna bucolica. Aperto da Pasqua a Ognissanti e il resto dell'anno su prenotazione. L'ingresso dà anche accesso al Grosse Tour. Prezzo: 2,50 euro. Informazioni al numero +33 7 81 88 93 08.
Da non perdere neanche, nel villaggio, "La maison du P'tit Louis" che presenta varie collezioni (in particolare figurine Playmobil) ma anche mostre di artisti locali, e infine offre la vendita di oggetti decorativi o "L'étable des arts" che programma principalmente mostre di foto e arte contemporanea. Informazioni allo +33 6 80 18 89 10.
Molti artigiani, locande e una libreria hanno sede anche in questo villaggio che però conta solo 110 residenti fissi.
Per gli escursionisti, oltre alle baite dei vignaioli, nei dintorni rurali del paese, si può osservare il lavatoio delle Corelle, sul corso dell'Apance, ben restaurato, ma anche le cave di arenaria tenera alte 10 m che sono state sfruttato fino al XIX secolo. Si trovano ai margini della città, verso il Pont des Perche.
Per escursioni più grandi, verso la Borbona, i Vosgi o seguendo il corso della Saône, ad esempio mappe e informazioni presso l'ufficio locale dell'ufficio turistico, allo +33 7 81 88 93 08.